Nel suo intervento programmato nel corso dei lavori del Consiglio Nazionale appena conclusosi, il Consigliere FNOVI Eva Rigonat, quale Coordinatore del Gruppo di lavoro sul farmaco veterinario della FNOVI, ha riassunto i passaggi salienti del ‘position paper’ che la Federazione ha elaborato sul costo del farmaco veterinario per gli animali d’affezione.
Il Consigliere ha ripercorso l’iter che ha preceduto la stesura del documento e che si è caratterizzato per un fitto e serrato scambio di opinioni con gli stakeholder: ha quindi ricordato i diversi fattori che incidono sulla formazione del prezzo stigmatizzando la circostanza che “il medico veterinario è lasciato solo, a valle, a subire gli interessi di una filiera che tuttavia non risponderà, all’utente finale, in termini né di ragioni economiche né emotive delegando a lui di difendere le ragioni di tutti salvo le proprie, quelle del suo paziente e del suo cliente”.
Il ‘position paper’ elaborato dalla Federazione, nel sottolineare che lo sviluppo dell’utilizzo del farmaco veterinario richiede:
• lo sviluppo dei farmaci generici veterinari, con etichettatura evidente e prezzo vantaggioso rispetto a quello dei prodotti presenti,
• una campagna di informazione verso farmacisti e proprietari che promuova il farmaco veterinario e contrasti l’automedicazione,
• un impegno per l’abbassamento del costo dei farmaci veterinari salva vita,
• un impegno per l’abbassamento del costo dei farmaci veterinari per terapie di lunga durata,
• un impegno per lo sviluppo di confezioni monodose che eviti lo spreco per scadenza dei termini di utilizzo, con conseguente aumento del costo,
• di addurre prove di stabilità che consentano di utilizzare il medicinale dopo l’apertura del flacone multidose per più di 28 giorni,
• di adoperarsi per ottenere la cessione di monoblister di confezioni multi blister e permettere la cessione di singole unità posologiche da confezioni aperte,
• di definire una cessione per tutti i medici veterinari che consenta anche la terapia ripetuta, cronica e preventiva,
• di risolvere il conflitto tra l’acquisto al 10% di Iva e la cessione al 22%, prevedendo Iva agevolata al 10% anche per le prestazioni medico veterinarie
si sviluppa fino a suggerire una soluzione: una cessione vera ed allargata (e non una vendita) del farmaco veterinario da parte del Medico veterinario.
La Dr.ssa Rigonat ha quindi concluso il suo intervento auspicando la condivisione e partecipazione degli Ordini provinciali ai quali ha chiesto un impegno per far conoscere il documento sul proprio territorio, diffondendolo in favore di associazioni, enti e strutture veterinarie, e facendone un testo sul quale far convergere un pressing politico nonché qualunque altra azione ritenuta utile dagli Ordini dei Medici Veterinari.
autore: Ufficio stampa Fnovi