Dopo aver avviato la propria campagna di sensibilizzazione contro l’introduzione di antimicrobici in apicoltura, la Federazione ha ripreso il dialogo con le competenti autorità nazionale ed internazionali per ribadire il proprio impegno nello sconsigliare i medici veterinari dall’uso di antimicrobici in apicoltura.
Oltre che attività ad altissimo rischio, la Federazione ha ribadito che ritiene che l’autorizzazione di antimicrobici specifici per l’apicoltura non risolve nessuna delle patologie batteriche e micotiche dell’alveare che possono esser combattute con buone pratiche di allevamento e, per quanto riguarda la peste americana, con un Piano di Risanamento Europeo.
Ha quindi invitato ad una riflessione globale non tanto sulla valutazione del rischio alimentare ed epidemiologico, accertati in apicoltura, quanto sul rischio ambientale derivato, per l’uso improprio/incauto/inutile di antimicrobici in apicoltura.
autore: Ufficio stampa Fnovi